Requisiti dell’agente immobiliare: quali sono?
Come anticipato nel post dedicato alle competenze dell’agente immobiliare, oggi farò un passo ulteriore e risponderò alla seguente domanda: quali sono i requisiti dell’agente immobiliare necessari per poter ottenere e mantenere l’abilitazione professionale?
Spero che quanto dirò possa tranquillizzare chi ancora mostra diffidenza verso la categoria cui appartengo. E spero di dare una mano ai giovani che desiderano portare avanti il mio stesso percorso professionale.
Come vedrai, ottenere l’abilitazione non è semplice.
Sei pronto, quindi, a fare un viaggio lungo gli intricati percorsi della burocrazia?
Cominciamo.
1 – Requisiti personali
Un agente immobiliare, per lavorare in Italia, deve:
- essere maggiorenne;
- essere cittadino italiano o Europeo, oppure cittadino extracomunitario con residenza in Italia;
- godere dei diritti civili previsti dalla Costituzione;
- essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore;
- essere iscritto alla Camera di Commercio della provincia in cui si ha la residenza.
Il rispetto di quest’ultimo punto consente all’agente immobiliare di lavorare su tutto il territorio italiano mantenendo invariata la propria sede. Qualora ci si trasferisse in un’altra città, anche l’iscrizione dovrà essere spostata nella nuova provincia di residenza. Il tempo a disposizione è di 90 giorni.
2 – Requisiti morali
Un agente immobiliare deve garantire di non essere:
- interdetto, inabilitato, fallito, condannato per delitti e per ogni altro reato per il quale la legge preveda la pena della reclusione non inferiore a due anni e al massimo a cinque anni;
- mai stato sottoposto a normative antimafia;
- assoggettato a sanzioni amministrative accessorie.
Hai letto? Bene. So cosa ti stai domandando.
A chi spetta verificare che le condizioni descritte ai punti 1 e 2 sussistano?
La pratica dell’autocertificazione consente all’aspirante di dichiarare, senza formalità specifiche, il possesso dei requisiti necessari per svolgere il lavoro di agente immobiliare. Spetta poi alla camera di commercio svolgere tutti i controlli necessari. Se quanto dichiarato risulterà falso, ci saranno sanzioni molto pesanti.
3 – Requisiti professionali
Per diventare agente immobiliare è necessario aver frequentato un corso di formazione e aver superato un esame camerale, suddiviso in due prove scritte e una prova orale, in relazione al ramo di mediazione scelto.
Inoltre, è molto importante che l’agente immobiliare non svolga attività incompatibili con quella di mediazione.
Pertanto, non può e non deve:
- essere un dipendente pubblico, a meno che non opti per un rapporto di lavoro part-time al 50%;
- essere un dipendente privato, se non in altre imprese di mediazione immobiliare;
- svolgere qualunque altra attività come lavoratore autonomo o come imprenditore.
Per quanto riguarda la libera professione, l’agente immobiliare può essere iscritto anche in altri ruoli, albi o registri (per esempio quello degli avvocati o dei giornalisti) purché non eserciti tale attività.
Infine: cosa si rischia se i requisiti dell’agente immobiliare non sono rispettati?
I provvedimenti disciplinari per l’agente immobiliare che non adempie al proprio dovere, ovviamente sono proporzionali all’entità dell’infrazione. Ogni episodio di irregolarità costituisce un caso a sé stante, ed elencare le infinite possibilità previste dalla legge sarebbe lungo per me e noioso per te.
Comunque, le infrazioni amministrative prevedono una sanzione pecuniaria che, a seconda della gravità del caso, può variare dai 500 ai 15.000 euro. Quando invece l’agente immobiliare viola i propri doveri e manca a qualcuno degli obblighi che la legge impone alla sua attività, rischia le seguenti punizioni:
- sospensione dell’attività, per un periodo massimo di sei mesi se vengono compiute irregolarità accertate nell’esercizio dell’attività di mediazione;
- inibizione dell’attività nei casi di incompatibilità oppure quando viene a mancare uno dei requisiti previsti dalla normativa;
- inibizione perpetua all’esercizio dell’attività (ovvero radiazione dall’albo) nei confronti degli agenti che abbiano turbato gravemente il normale andamento del mercato o che abbiano compiuto atti inerenti al loro ufficio durante il periodo di sospensione o sia stata irrogata per tre volte la misura della sospensione.
Alla luce di tale situazione solo un folle rischierebbe di mandare a monte la propria carriera per “fregare” un potenziale cliente, non trovi? Nel lavoro è sempre meglio essere onesti!